Guida operativa del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione:
[…] Poiché la domanda di abilità e competenze di livello superiore nel 2020 si prevede crescerà ulteriormente, i sistemi di istruzione devono impegnarsi ad innalzare gli standard di qualità e il livello dei risultati di apprendimento per rispondere adeguatamente al bisogno di competenze e consentire ai giovani di inserirsi con successo nel mondo del lavoro […]
Nella Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni dal titolo “ Ripensare l’istruzione: investire nelle abilita in vista di migliori risultati socioeconomici” del novembre 2012, [com/2012/0669 final] la Commissione europea ha indicato gli obiettivi per lo sviluppo di un’istruzione e una formazione professionale di eccellenza. In particolare, e stata sollecitata la promozione:
• dell’apprendimento basato sul lavoro, anche con tirocini e periodi di apprendistato di qualità e modelli di apprendimento duale per agevolare il passaggio dallo studio al lavoro;
• di partenariati fra istituzioni pubbliche e private (per garantire l’adeguatezza dei curricoli e delle competenze);
[…] L’insistenza su tali tematiche ha condotto, nell’ambito delle iniziative per l’occupazione giovanile (Youth Employment Package del 5 dicembre 2012) alla costituzione di una “Alleanza Europea per l’Apprendistato” tesa a migliorare la qualità e la disponibilità degli apprendistati e a promuovere alleanze nazionali per costruire sistemi di istruzione e formazione di tipo duale (Dichiarazione congiunta della Commissione Europea, della Presidenza del Consiglio dei Mini- stri UE e delle parti sociali a livello europeo del 2 Luglio 2013).
“Investire nelle competenze, nell’istruzione e nell’apprendimento permanente” (Obiettivo Tematico 10) per favorire la qualità, l’efficacia e l’efficienza del sistema scolastico nazionale, é, secondo quanto riportato dalle nuove indicazioni del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione, un obiettivo cui tutte le istituzioni scolastiche devono tendere anche in funzione degli importanti sviluppi attuatisi nel nostro paese tra scuola e mondo del lavoro. In questa direzione si muove anche il nostro Liceo che, già da diverso tempo, ha cercato, attraverso lo sviluppo delle competenze degli alunni, di preparare gli stessi al mondo del lavoro, così come oggi prevede il Dlgs n. 81 del 15 giugno 2015, attuativo del Jobs Act, nonché la L. 107 del 13 luglio 2015.
[…] Rispetto al corso di studi prescelto, la legge 107/2015 stabilisce un monte ore obbligatorio per attivare le esperienze di alternanza che dal corrente anno scolastico 2015/16 coinvolgeranno, a partire dalle classi terze, tutti gli studenti del secondo ciclo di istruzione […] al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacita di orientamento degli studenti; in particolare 200 ore da svolgere negli ultimi tre anni.
L’alternanza scuola – lavoro non é frutto dell’ultima Legge approvata; essa entra a far parte nel nostro sistema d’istruzione già il 28 marzo 2003, con la Legge n.53, e meglio specificata nel Dlgs n. 77 del 15 aprile 2005 che definisce “[…] l’alternanza quale modalità di realizzazione dei corsi del secondo ciclo per assicurare ai giovani, oltre alle conoscenze di base, l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro. Sono gli studenti che possono presentare la richiesta di svolgere, sotto la responsabilità dell’istituzione scolastica o formativa, il percorso formativo prescelto alternando periodi in aula e in contesti lavorativi, nel rispetto del medesimo profilo educativo del corso di studi ordinario. In altre parole, il giovane mantiene lo status di studente, la responsabilità del percorso e in capo alla scuola e l’alternanza e presentata come una metodologia didattica e non costituisce affatto un rapporto di lavoro. Le attività nella struttura ospitante possono essere realizzate anche in periodi di sospensione della didattica. Per i soggetti disabili i periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro sono dimensionati in modo da promuovere l’autonomia anche ai fini dell’inserimento nel mondo del lavoro”.
Il ruolo dell’alternanza scuola lavoro è stato successivamente confermato e consolidato con i Regolamenti emanati con i dd.PP.RR. nn. 87, 88 e 89 del 2010, riguardanti i nuovi ordinamenti degli istituti professionali, degli istituti tecnici e dei licei, nelle successive “Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento, secondo biennio e quinto anno” degli istituti tecnici e istituti professionali e nelle “Indicazioni nazionali” dei percorsi liceali. In particolare, le Direttive n. 4/2012 e n.5/2012, relative, rispettivamente, alle linee guida per il secondo biennio e il quinto anno degli istituti tecnici e degli istituti professionali, sottolineano che “Con l’alternanza scuola lavoro si riconosce un valore formativo equivalente ai percorsi realizzati in azienda e a quelli curricolari svolti nel contesto scolastico. Attraverso la metodologia dell’alternanza si permettono l’acquisizione, lo sviluppo e l’applicazione di competenze specifiche previste dai profili educativi, culturali e professionali dei diversi corsi di studio”
Pertanto, gli indicatori che saranno presi in considerazione dal nostro Istituto sono desunti direttamente dalle indicazioni ministeriali in riferimento ai progetti inerenti all’alternanza scuola-lavoro e da inserire nel nostro Piano dell’Offerta Formativa:
• definire le competenze attese dall’esperienza di alternanza, in termini di orientamento e di agevole
inserimento dei giovani nel mondo del lavoro;
• progettare con la struttura ospitante il percorso da realizzare, coerente con le competenze, abilità e
conoscenze da acquisire;
• preparare i periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro, programmando lo sviluppo di quelle conoscenze necessarie per orientarsi, comprendere e trarre il massimo beneficio dal nuovo ambiente di studio;
• sensibilizzare e orientare gli studenti a riflettere sulle loro attese relative all’esperienza lavorativa;
• stimolare gli studenti all’osservazione delle dinamiche organizzative e dei rapporti tra soggetti nell’impresa o nell’ente ospitante;
• condividere e rielaborare in aula quanto sperimentato fuori dall’aula;
• documentare l’esperienza realizzata;
• disseminare i risultati dell’esperienza.
Data la quantità e la qualità degli obiettivi individuati dalla legge, è possibile personalizzare il Piano
per rispondere meglio alle esigenze formative ed educative rilevate. In ogni caso, le attività programmate nel progetto di alternanza scuola lavoro sono esplicitate, oltre che nel Piano dell’Offerta Formativa, anche nel Patto educativo di corresponsabilità che sarà sottoscritto dallo studente e dalla famiglia all’atto dell’iscrizione.
La scuola, peraltro, intrattiene rapporti con Enti pubblici e privati: Comune, Provincia, Università, ASL, Associazioni sportive e culturali; tali rapporti sono finalizzati soprattutto alla realizzazione di progetti di educazione alla legalità, ai diritti umani, alla non discriminazione, all’educazione alla salute (anche in relazione alle problematiche ambientali).
La nostra scuola, in osservanza di quanto previsto dalla normativa e tenendo conto degli indirizzi di studio liceali, nell’intento di garantire la formazione culturale di base essenziale per il prosieguo degli studi universitari e nello stesso tempo consentire ai giovani di avvicinarsi gradualmente al mondo del lavoro, inteso più come mondo delle professioni piuttosto che delle attività manuali o operative, ha previsto esperienze di spiccato significato formativo e culturale strettamente connesse ad ambiti culturali e professionali di legislazione, di psicologia, di giornalismo, di foto reporter e di simulazioni d’impresa.
Fatta salva la fattibilità e la disponibilità degli enti interessati, le attività/progetto che si intendono realizzare nel corso dei prossimi anni sono di seguito elencate:
◦ incontri, seminari, conferenze tenute da esperti e professionisti di Enti, Aziende, Studi professionali;
◦ formazione con il Cesaf, maestri del lavoro d’Italia;
◦ stage presso studi professionali, aziende, attività commerciali;
◦ partecipazione ad incontri laboratoriali organizzati dalle Università,;
◦ ogni altra attività progetto che sarà ritenuta utile per la formazione degli studenti.